Scuola, salute mentale e promozione del benessere

recensito da Amar Bensaad 

Nel welfare italiano le nuove generazioni sono rimaste a lungo un obiettivo marginale. Eppure la protezione sociale dovrebbe spingersi oltre la tutela di singole categorie di popolazione ma all’intera cittadinanza, di cui i giovani sono una parte assai significativa. Soprattutto in tempi come questi, in cui c’è una domanda diffusa di salute mentale proprio all’interno di questa fascia d’età. A fare da apripista a una discussione più ampia che metta al centro le nuove generazioni ci ha pensato questo volume corale curato da Chiara Agostini, ricercatrice del Laboratorio Percorsi di Secondo Welfare, in cui viene ricomposto il tentativo di raccogliere contributi da ambiti anche molto distanti tra loro e in un momento storico in cui le nuove generazioni hanno una maggiore consapevolezza del proprio diritto al benessere mentale. Il libro offre uno sguardo particolare sulla scuola come presidio di questo benessere e al tempo stesso luogo nel quale le differenti iniziative dedicate ai giovani possono essere implementate con successo, a partire dal singolo territorio e considerando l’istituzione scolastica come la sede in cui diversi attori locali che si occupano di giovani possano contribuire a definire strategie e interventi volti a promuoverne il benessere.

I diversi contributi del volume permettono di ottenere una visione d’insieme delle politiche giovanili in Italia, ovvero un corpus di strutture e interventi pubblici dedicati a questa specifica fascia della popolazione. E al tempo stesso mettono in evidenza la necessità di distinguere tra semplici bisogni ed esigenze delle persone, sulla scorta di quanto elaborato dallo psichiatra Massimo Fagioli e successivamente esteso all’ambito economico. La percezione che le persone hanno del proprio benessere è infatti sempre più spesso legata a variabili che non hanno nulla a che fare con il reddito, evidenziando come la sola capacità economica non genera automaticamente il benessere. In questa prospettiva aperta a nuovi approcci interpretativi, il ruolo della scuola è fondamentale perché la partecipazione consente agli studenti di coltivare competenze emotive molto complesse e di sperimentare l’educazione alla cittadinanza, fornendo uno strumento di supporto utile a sviluppare maggiore consapevolezza rispetto alle scelte di crescita personale, di formazione e di carriera. Tantopiù che i ragazzi, come dimostrano chiaramente alcune ricerche, hanno grande fiducia nella scuola quale istituzione garante dei diritti umani, dell’abbattimento delle diseguaglianze e della promozione di un’idea di una società inclusiva che non lascia indietro nessuno.

Nonostante la disamina del volume evidenzi le difficoltà strutturali della scuola italiana quale strumento di emancipazione sociale e di riduzione delle disparità socioeconomiche, è evidente che un ambiente scolastico sano e accogliente incoraggi lo sviluppo dell’indipendenza e aumenti la partecipazione nei processi decisionali che riguardano i giovani, favorendo il loro benessere psicologico e consolidando la maggior parte dei comportamenti legati alla salute. La scuola come istituzione fortemente connessa al territorio diventa così un volano collettivo attraverso il quale gli attori istituzionali e sociali possono promuovere il benessere dei ragazzi e celebrare il confronto con tutti i soggetti, privati o non profit, presenti localmente. Il welfare esce così dalla dimensione di semplice prestazione individuale per proiettarsi in una dimensione collettiva in cui le persone si attivano e contribuiscono fattivamente al benessere della comunità.

Welfare per le nuove generazioni

Welfare per le nuove generazioni

a cura di Chiara Agostini
L’Asino d’oro edizioni
336 pagine – 2024
ISBN 9788864436906