Narciso e Dioniso nell’epoca contemporanea

recensito da Cristina Audagna 

È un volume molto ricco e complesso quello curato da Fabiana Montella, nota psicologa e psicoterapeuta campana, e da Luigi Baldascini, unanimemente riconosciuto come uno dei massimi esperti nel campo della psicoterapia relazionale italiana. I due curatori hanno raccolto e disposto analiticamente un insieme di testimonianze e riflessioni da parte di una ventina di professionisti clinici a stretto contatto con gli adolescenti e hanno raccontato i ragazzi d’oggi cresciuti nella cosiddetta società di Narciso, giovane divinità che con il suo arrivo scompagina l’ordine e crea il caos, proprio come un adolescente contemporaneo. Ne scaturisce un lavoro complesso e sfaccettato, a più mani, ma sempre sostenuto da un filo conduttore comune, quello di un’epica giovanile che si dipana in un’era straordinaria e difficile, ricca di fascinazioni tecnologiche e di sirene ammalianti che gli autori cercano di illustrare ponendosi nella prospettiva sofferente e ormai sempre più disincantata degli adolescenti. Un compito difficilissimo che si snoda attraverso il disagio dell’isolamento sociale, l’uso smodato dei social e di internet e che si aggroviglia alle mille incomprensioni quotidiane che i ragazzi incontrano nel loro difficile sviluppo evolutivo.

Insieme alle risposte che questi ragazzi oppongono ai malesseri per affrontare la vita e arrivare alla fase adulta, gli autori propongono visioni e interpretazioni molto suggestive traendo spunto dalla società contemporanea e dal ricco mondo del mito. Si tratta di figure, emozioni e storie senza tempo che sono impiegate per far fronte efficacemente al malessere, ai blocchi emotivi e alle psicopatologie, cercando di individuare le migliori opportunità di intervento e di cura. Sempre più soli e chiusi in se stessi, molti adolescenti alimentano un malessere personale da cui derivano disturbi di varia natura, fisica, emotiva e sociale. Disagi ulteriormente stressati dall’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha reso ancora più acerba e debole l’innata protezione inconscia della paura di morire e ha minato l’illusione di immortalità tipica di quest’età invincibile. Un vulnus profondo che ha indotto gli adolescenti a ripiegare su di sé in atteggiamenti narcisistici e che non contemplano più l’attenzione e la cura verso l’altro. Portandoli così ad avere rapporti sempre più rarefatti, virtuali e, in definitiva, poveri.

In un mondo in cui la cultura narcisistica ha soppiantato quella edipica, ecco quindi che un nuovo malessere è penetrato nel mondo interiore degli adolescenti, che sembrano non dipendere o soffrire dei sensi di colpa come avveniva per gli adolescenti edipici dello scorso secolo. Non sono da temere oggi le nevrosi come sosteneva Freud, ma la vergogna derivante dalla mancanza di riconoscimenti sociali. I giovani che non riescono a essere efficienti ed efficaci sanno già di essere scartati e di non poter essere riconosciuti, inducendoli al ritiro sociale pur di evitare l’esposizione pubblica di questa sconfitta. In questa dinamica senza comunicazione e affettività, anche il corpo diventa un oggetto che viene soppesato e validato attraverso lo sguardo altrui, come uno dei tanti prodotti usa e getta dell’era consumistica, in cui non c’è più attenzione per il dolore, percepito come un difetto di marca, un’imperfezione da eliminare e dimenticare.

Terapia relazionale nell'adolescente

La psicoterapia relazionale con l’adolescente

di Luigi Baldascini e Fabiana Montella
Franco Angeli
258 pagine – 2023
ISBN: 9788835146414