Accompagnare gli adolescenti nella delicata transizione verso la maturità

recensito da Cristina Audagna 

In quest’interessante raccolta di interventi sull’adolescenza gli autori hanno affrontato e approfondito molti dei disagi che caratterizzano i vissuti mentali dei ragazzi nella delicata transizione che segna il passaggio dalla fanciullezza alla maturità. Un’età che porta con sé un elevato potenziale trasformativo ma che, proprio per questo, è accompagnata da confusione e da enormi contraddizioni e lacerazioni interne, dal corpo amato e poi distrutto o punito, fino alle cocenti delusioni amorose e affettive. A questo stato emotivo in continua evoluzione si aggiunge poi il ritmo rapidissimo di esperienze che i ragazzi sono obbligati, in un modo o nell’altro, a vivere personalmente o in compagnia, con tutta l’incertezza che queste comportano, insieme alle aspettative degli adulti, prima fra tutti il rendimento scolastico.

Ne emerge uno scenario caratterizzato da una grande frenesia e da ritmi di apprendimento indiavolati in cui diventa difficile riuscire a integrare tutte le esperienze in un processo evolutivo dotato di coerenza e armonia. E se l’obiettivo evolutivo è quello di giungere a una sufficiente maturazione psicobiologica ed emotiva di questi giovani apprendisti della vita, non sempre gli esiti sono positivi. Le influenze dell’ambiente sociale, a partire dai valori imperversanti della visibilità, del successo e del denaro, non aiutano certo ad attraversare indenni il lungo travaglio dell’adolescenza, producendo tensioni profonde e continue rotture evolutive che comportano un accompagnamento e una cura non più disponibili presso i genitori, alle prese anch’essi con problematiche di disorientamento e di immaturità.

In questo disallineamento tra generazioni sempre più fragili, il ruolo degli adulti e degli educatori diventa cruciale per intercettare il malessere e riuscire a sbrogliare la matassa della complessità sotto tutti i suoi aspetti, famigliare, amicale, scolastico e culturale. Di tutte queste differenti prospettive deve tenere conto il buon terapeuta, il quale oggi più di ieri ha il compito di instaurare un rapporto basato sulla fiducia e sull’onestà con i giovani pazienti che arrivano alla consultazione. In assenza di regole sociali in grado di contenere e di accompagnare le aspettative irrealizzabili degli adolescenti, il ruolo del terapeuta è quello di ricondurre la visione dei giovani pazienti verso un orizzonte veritiero e raggiungibile, senza più rincorrere gli ideali dell’impossibile, e soprattutto facendosi fonte di energia vitale per la loro visione del futuro.

I nuovi adolescenti

a cura di Mirella Baldassarre
Alpes Italia
200 pagine – 2023
ISBN: 8865318635