Adolescenti e disagio esistenziale

recensito da Amar Bensaad

Questo volume è l’opera prima di Alessandra Belfiore, docente di materie letterarie presso il Liceo Vasco-Beccaria-Govone di Mondovì, che ha incontrato genitori e psicologi e altri insegnanti per condividere con loro pareri, esperienze e vissuti di questi ultimi anni segnati dal trauma della pandemia e dalle difficoltà emerse in un periodo storico tutt’altro che pacifico. Ed è proprio sul tema della pacificazione dei minori con se stessi e con gli altri che prende forma questo lavoro, interessato principalmente al disagio e ai suoi sintomi, indagato fin dai sui indizi caratteristici, quei piccoli e grandi segni che non sfuggono all’occhio allenato di un insegnante. È da queste tracce che si dipanano le considerazioni dell’autrice, impegnata a tradurre in un linguaggio meno criptico e professionale i malanni psichici di questi giovani alunni.

I temi sono quelli di sempre, vale a dire i disturbi del sonno e dell’attenzione, la depressione, l’anoressia e la bulimia. I classici disturbi di cui i genitori non s’accorgono per tempo, o per pigrizia o per disattenzione, ma che rappresentano pur sempre sintomi di un disagio latente che può poi sfociare in forme più gravi di disagio. Come ad esempio gli atti di autolesionismo, i quali non hanno una vera finalità di morte e nemmeno un’anticipazione della scelta di farla finita ma esprimono piuttosto un desiderio comunicativo verso l’altro, un grido d’aiuto. E al tempo stesso manifestano un bisogno di attenuare il dolore interno che si sta vivendo. Un modo rituale di descrivere senza le parole una sofferenza o un’attenzione mancata. L’autolesionismo permette soprattutto di abbassare di livello d’angoscia psichica circoscrivendo il dolore su una zona del corpo, cosa che permette a questi ragazzi di controllarlo meglio.

Le modalità tipiche dell’autolesionismo sono numerosissime e assumono varie forme: dal taglio superficiale sulle braccia e sul corpo fino all’abuso di alcol o di sostanze stupefacenti e medicine, in genere benzodiazepine. Frequenti le messe in scena di comportamenti evidentemente pericolosi come guidare in stato di ebbrezza, l’avere promiscuità sessuale senza protezione oppure comportamenti rischiosi con grave alterazione della coscienza. Fino ad arrivare al tentativo di suicidio, che rappresenta forse la forma più estrema di richiesta d’aiuto. Un comportamento che non deve essere sottovalutato e liquidato come un semplice atto dimostrativo o che mira ad attirare l’attenzione su di sé. Solitamente chi si toglie la vita ha già provato in passato a farlo e ancor più spesso ne ha anche parlato con più persone, preannunciandolo persino sui social network. Il volume cerca quindi di ripercorrere, con l’aiuto di docenti ed esperti, questo triste e pericoloso viaggio dei nostri ragazzi alla ricerca di risposte e di aiuto. Una richiesta disperata rivolta agli specialisti che sperimentano anche soluzioni molto efficaci, come quelle adottate in alcune strutture sanitarie e scolastiche.

Help!

di Alessandra Belfiore
Villaggio Maori
134 pagine – 2023
ISBN: 9791280928030