Che cosa la pandemia ha tolto agli adolescenti e come possiamo restituire il futuro ai nostri figli

recensito da Antonello Raciti

Scritto da uno dei più importanti psichiatri e psicoterapeuti italiani, questo volume è un intenso tributo ai “grandi dimenticati” in questi difficili anni di pandemia, i giovani. Tra chiusure, distanziamento sociale, restrizioni e formazione a distanza, a loro è stato chiesto uno sforzo di maturazione immenso, rinunciando al piacere della scoperta della propria gioventù, proprio ciò di cui un’adolescenza sana ha bisogno in questo momento della vita. Vale a dire contatto, incontri, amicizie, amori, tentativi ed errori.
Noto ai più come fondatore dell’Istituto Minotauro di Milano insieme all’indimenticato Franco Fornari, Gustavo Pietropolli Charmet ci conduce in una riflessione dolorosa su cosa significhi essere ragazzi ai tempi del coronavirus enucleando le manifestazioni abituali di disagio che hanno fatto e continuano a fare da paravento a problematiche psichiche ancor più gravi. L’obiettivo del lavoro di Charmet è dunque quello di cercare di dipanare la matassa di fili che collegano i sintomi di cui soffrono oggi gli adolescenti alle esperienze vissute negli ultimi due anni.

L’impedimento e l’interdizione sociale a uscire di casa proprio nel momento in cui si affermava nella mente dell’adolescente l’impellente desiderio di nascere come soggetto sociale ha fatto esplodere una serie di disagi che spaziano dai disturbi alimentari ai comportamenti autolesionistici, passando per i tentativi di suicidio, le scelte di vita solitaria e una particolare dedizione alle possibilità comunicative messe a disposizione da internet. Un quadro disastroso a cui ha concorso una miriade di fattori, alcuni dei quali imprevedibili e sconcertanti perché in contrasto con le aspettative comuni e con i ritmi stantii ma rassicuranti della vita scolastica, sicuramente il momento sociale più significativo nella vita di una adolescente. Il coro dei loro dolori espressi con questi comportamenti descrive, secondo Charmet, uno scenario affettivo e simbolico di grandissima delusione verso il mondo e il proprio futuro, tale da suggerire che non ci possa essere più nulla di autentico e affidabile. E se è vero che alcuni ragazzi sono stati più esposti di altri, è altrettanto evidente che un’intera generazione ha condiviso il disinganno che ha distrutto la vitalità di quasi tutti gli adolescenti.

Delusi e arrabbiati, ragazzi che in tempi normali si sarebbero aspettati l’approvazione complessiva della propria personalità, si sono invece sentiti derubati e vittime. E si sono isolati vaneggiando un comportamento che riaffermasse il pieno diritto all’ammirazione sociale. In questa tragica ricerca di risarcimento, gli adulti possono oggi intervenire positivamente a partire dagli strumenti consueti in loro possesso. Stiamo parlando della scuola, uno dei fondamentali luoghi di crescita per gli adolescenti, che per Charmet è diventata di importanza strategica nel traghettare i ragazzi verso una più esplicita prassi educativa che passi attraverso il miglioramento della relazione fra docenti e studenti e una maggiore conoscenza e intesa reciproca.

Gioventù rubata

di Gustavo Pietropolli Charmet
Rizzoli
176 pagine – 2022
ISBN: 9788817173650