È un affresco emotivo ricco di colori e di speranza quello riprodotto in questo volume da Enrico Castelli Gattinara, filosofo, docente universitario di Epistemologia della storia, nonché insegnante di scuole medie a Roma. Un professore fuori dagli schemi che si interessa molto agli stretti spazi di dialogo tra adulti e ragazzi, e che con questo lavoro, ripubblicato da Giunti in forma di audiolibro, ci accompagna in un viaggio di dieci tappe attraverso le emozioni degli adolescenti. Un percorso molto elaborato che l’autore ha scelto di rappresentare tramite un’esposizione sempre molto garbata e onesta, scandita dalla singola trattazione di ogni emozione. Dalla gioia, alla speranza, passando per la curiosità, l’entusiasmo, la paura, ma anche la noia e la rabbia, fino a parlare dell’amore e all’empatia, che è l’emozione che rende possibili e lega tutte le emozioni fra loro, senza cancellare le differenze.

Un momento delicato, quello dell’adolescenza, in cui queste esperienze emotive vengono esplorate in tutta la loro esplosiva valenza affettiva, come prova di esistenza nel mondo e come ricerca di un sapere nuovo e spesso travolgente. Una girandola di emozioni che vanno comprese a fondo per aiutare i minori a crescere in armonia, ma che non sempre vengono riconosciute e valorizzate in famiglia e soprattutto a scuola, dove peraltro i giovani adulti passano il maggior tempo della propria esistenza. Esistono emozioni di diverso tipo e intensità, ma tutte s’impongono con grandissima forza nella vita intima e sociale dei ragazzi. Per questo occorre averne un quadro orientativo per poter svolgere un buon lavoro formativo ed educativo. Perché è nella preadolescenza che si comincia a scoprire e conoscere le proprie emozioni e quelle altrui, diventando progressivamente sempre più autonomi e adulti.

Una vita emotiva ricca e intensa fa nascere un senso di grande benessere e una capacità di gestire bene la propria vita. E per non rimanere vittime inconsapevoli delle emozioni più forti, ma anche per non impoverirsene e inaridirsi, è indispensabile crescere in un ambiente ricco di stimoli e di persone adulte in grado di aiutare i preadolescenti a diventarne consapevoli per non lasciarsene travolgere. L’invito dell’autore è dunque quello di ascoltare i ragazzi basando il rapporto sul rispetto dei reciproci ruoli e sul valore imprescindibile dell’ascolto. Ma soprattutto saper apprezzare il valore delle loro emozioni, per quanto immature, senza svilire o liquidare i fragili tentativi di diventare adulti. Provare a “prenderli sul serio” e aiutarli è dunque un punto di partenza di ogni rapporto dialogico con i preadolescenti, perché un bambino, quando ragiona e pensa, si prende sempre molto sul serio.