Per un coinvolgimento attivo di tutti i protagonisti della salute mentale: pazienti, familiari e operatori

recensito da Cristina Audagna 

È una grande testimonianza operativa quella offerta in questo volume da Andrea Narracci, psichiatra e psicoanalista, nonché presidente del Lipsim, il Laboratorio Italiano di Psicoanalisi Multifamiliare. La lunga familiarità con i temi sviluppati da Jorge Garcia Badaracco, pioniere argentino nella pratica dei Gruppi di Psicoanalisi Multifamiliare, porta Narracci a confrontarsi nuovamente sullo stato dell’arte di questo interessante modello teorico, riuscendo a fornirci anche illuminanti esempi clinici.

La conduzione di questi contesti multifamiliari è molto delicata ma sempre feconda di evoluzioni positive, spesso inattese, come viene illustrato in questo report di casi clinici. Il nucleo della trattazione è legato al concetto di setting terapeutico e soprattutto alla possibilità di superare quella prospettiva fin troppo consolidata secondo cui la cura può passare solo attraverso un unico setting valido, quello analitico. Il metodo creato da Badaracco, che prende ispirazione dalla psicoanalisi freudiana e dalla Teoria Sistemica, dimostra invece che si possono costruire più tipologie di setting, sfruttando l’emergere di dinamiche non esattamente prevedibili tra i partecipanti.

I gruppi da lui condotti erano infatti composti dai familiari, dai pazienti e dai componenti dello staff terapeutico. E procedevano partendo dall’osservazione delle dinamiche di discussione di tutti gli astanti su come affrontare i problemi legati all’insorgenza della patologia mentale in famiglia.
Il punto nodale di questi incontri è che la conversazione prodotta da un insieme di famiglie e coordinata dagli operatori fa normalmente emergere molti punti in comune tra famiglie diverse e anche dentro ogni famiglia. Diventa così abbastanza evidente come i pazienti non sono poi tanto dissimili dai propri genitori. E soprattutto che la malattia mentale è un problema che si sviluppa spesso all’interno delle relazioni tra genitori e figli, dando luogo a un legame praticamente inscindibile. Quello denominato da Jorge Garcia Badaracco “Interdipendenza patologica e patogena”, da cui nessuno dei due risulta in grado di liberarsi. L’intervento del Gruppo mira quindi a rendere visibile l’esistenza di questo legame e a consentire a entrambi di allentarlo.

Quest’osservazione porta alla costituzione di un nuovo setting e di una nuova epistemologia che abbraccia più prospettive e rende più facile costruire le condizioni che permettano al paziente e a tutti coloro che partecipano al trattamento, di emergere e di riuscire ad affermarsi. Il contesto del gruppo multifamiliare riesce così a mostrare che sia il paziente sia uno dei due genitori sono imprigionati in una relazione patologica. E che, una volta che questa relazione malata viene ridimensionata nella sua intensità, si possono verificare condizioni utili affinché ognuno dei due possa riprendere il proprio sviluppo psichico.
Ma non solo. Lo stesso contesto multifamiliare può formare e trasformare terapeuticamente gli operatori, migliorando e potenziando le organizzazioni curanti. E correggendo dall’interno anche le istituzioni.

Narracci

Da oggetto di intervento a soggetto della propria trasformazione

di Andrea Narracci
Bruno Mondadori
146 pagine – 2021
ISBN: 9788867742400