Forme e significati dei comportamenti autolesivi
recensito da Cristina Audagna
L’autolesionismo tra giovanissimi è da sempre un fenomeno piuttosto trascurato e sottovalutato. Tra le sue diverse manifestazioni l’atto di incidere o tagliare la propria pelle è senz’altro il più conosciuto per via della sua evidenza fenomenica, ma non sempre gli operatori, gli insegnanti e, per primi, i genitori, riescono a identificarne la complessa eziologia, derubricandolo sovente per una banale forma di protesta o di ricerca di attenzioni. Con questo interessante lavoro di approfondimento Alessandra Marcazzan e Sara Baroni, psicoterapeute e socie dell’Istituto Minotauro di Milano, hanno cercato invece di enucleare le motivazioni che spingono gli adolescenti a infliggersi ferite e segni sul corpo, legando il fenomeno anche all’aumento significativo di questo comportamento a livello globale.
Nel testo, il tema dell’autolesionismo viene infatti affrontato a partire da alcune riflessioni che collegano questo sintomo al contesto generale in cui avviene la crescita degli adolescenti, passando in rassegna i principali contributi offerti dalla letteratura scientifica, psichiatrica e psicoanalitica nell’interpretazione delle sue diverse forme. È nella preadolescenza che, secondo le più autorevoli ricerche, si colloca più frequentemente l’esordio dei tagli. Ma è nei ragazzi più grandi che le modalità e le funzioni del cutting si fanno più complesse e sfaccettate, tanto da differenziarsi da soggetto a soggetto con alcune specificità, anche relative al genere femminile o maschile, come dimostra un recente studio che evidenzia il comportamento a maggior rischio delle ragazze tra gli 11 e i 15 anni. E sono spesso i tagli simbolicamente collegati a bisogni irrisolti nelle precedenti fasi della crescita che chiedono urgentemente di essere riconosciuti e accolti.
Grande spazio è dedicato a coloro che hanno l’onere di individuare questo triste fenomeno, vale a dire tutti gli interlocutori che popolano il contesto della crescita degli adolescenti, dai genitori agli educatori, dagli insegnanti fino agli amici. Tutte persone che possono essere determinanti rispetto agli evitabili sviluppi delle crisi. Mentre per quanto riguarda il ruolo dei professionisti della cura, l’ultimo capitolo è rivolto alla consultazione e al lavoro di psicoterapia con la presentazione di alcune case histories che dimostrano quanto i bisogni di riconoscimento e di approvazione possono essere presi per mano per costruire la propria identità attraverso un percorso di individuazione corretto. L’obiettivo del terapeuta è infatti quello di permettere al soggetto di sperimentarsi come individuo veramente autonomo e gestire efficacemente le propria regolazione emotiva, allontanando tutti i deleteri processi di dispersione del Sé.

Adolescenti che si tagliano
a cura di Alessandra Marcazzan e Sara Baroni
Franco Angeli Edizioni
188 pagine – 2024
ISBN: 9788835169697